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domenica 27 marzo 2011

2.

Continuiamo, giorno per giorno, sabato per sabato.
A vederci e tipo, quelle giornate non le dimenticherò mai.
I ricordi legati a te, non li dimenticherò.
Insomma, un giorno, decidiamo magari di vederci di mattina.
Senza troppe persone verso le 11.30 io felicissima, dissi subito di sì.
E così fù, il giorno dopo, mi sveglio alle 8.00 se non erro.
Ero paranoica. Stavo pensando di non venir più..
avevo paura, non sò di cosa, ma  allo stesso tempo, volevo averti
nelle mie braccia, ancora una volta. 
Mi preparo, convinta di essere alquanto 'decente' per farmi notare.
Esco di casa, prendo autobus random per passare il tempo, arrivo alla fermata.
DOVE QUEL GIORNO DOVEVAMO VEDERCI.
Sto lì 2 minuti, passando un autobus, mi dico 'e se scendesse ora, proprio da questo'.
Come reagirei?
Ed ecco, boom. L'ultima porta mi si spalanca davanti, e vedo te, che giochi alla play.
Appena alzi lo sguardo incroci il mio, scendi iniziamo a parlare e posi la play..
ci avviamo alla fermata giusto di fronte.
Prendiamo l'autobus, e mentre siamo dentro, ci sediamo vicino come sempre d'altronde.
Iniziamo a parlare e a scherzare mentre mi alzo per aggiustarmi la giacca.
Si smuove tutto, e ti cado come dire addosso. 
Del tipo tutt'impaurita rimasi lì immobile e poi mi spostai..
scendiamo, e andiamo a prendere l'altro autobus.
Arrivato all'altro ci sediamo, e iniziamo a parlare, tipo attaccatissimi.
Sembravamo chissà cosa, in quel momento..
..ARRIVIAMO..
andiamo in piazza, e ci sediamo, vicino la metro, non dimenticherò mai! Quell'istante.
Bhè, che dire, mi trattavi proprio come se fossi stata la tua ragazza.
Mi baciavi, ti limitavi alle guancie, visto che non potevi. E vabè..
Passiamo le ore un pò troppo 'attaccati' sì daì.
Arriva l'ora per andare a casa, prendi il mio pennarello nero, e scrivi su un muro.
''TESORAH TI VOGLIO BENE.'' e io scrivo invece, ''TESOROH, NON CAMBIARE MAI''.
Proprio perchè amavo il modo in cui ti comportavi con me, insisti col fare una foto.
Quella foto, che io non volevo in nessun modo fare, ero troppo distrutta dal sonno.
Ma alla fine la facciamo, tu abbracciato a me appoggiato con la testa di fianco alla mia
che accenni un sorriso, scatto.
ORRENDA, ma la tengo lo stesso come potrei cancellarla.
Nemmeno oggi ci riesco, non ci sono riuscita in 3 mesi.
Ritornando a casa, siamo in autobus, ero seduta sulle tue gambe.
Lo ricordo come se fosse ieri, arriviamo scendiamo, e riprendiamo l'altro autobus.
Eh bhè, gli sfioro le labbra con la mano, e lui.. automaticamente, dice.
''MI ATTIRI BASTARDA..''
Io del tipo immobile.. non parlo non dico nulla, sorrido più che altro.
Inizia a piovere, tu mi desti il tuo ombrello, ci salutammo e andai a casa..
..mi mancano quei momenti..


1.

Era un giorno come un altro d'altronde..
un sabato pomeriggio, ancora il sole tramontava.
Quando ero in giro con amici, se così posso chiamarli.. 
erano persone conosciute lo stesso giorno.
Ma non amo chiamarle 'conoscenti'.
Mentre cammino, c'eri tu..
Appari dal nulla con un viso così tenero e simpatico, e mi dici.
''Ciao, piacere '...' '' ed io ti rispondo, anche se sorpresa ero così 
stranita da vederti sbucare fuori dal nulla.
Ti dico. ''Piacere! Marì.''
E bhè, forse quel giorno.. non doveva venire, non dovevo conoscerti.
..continuando, vado a casa..
Entro su facebook e trovo una richiesta di amicizia, tipo.. 
leggo il nome e mi ricordo di te.
Accetto senza pensarci due volte.. avevi una foto con una ragazza, la tua ragazza..
essì, prorio lei.. insomma, tralasciando per 'ora' questo.
Iniziamo a parlare, ricordo ancora la nostra prima conversazione.. 
eravamo due scemi, a rileggere tutto accenno un sorriso, perchè davvero stavo bene sentendoti.